Accorpamento degli istituti comprensivi a Chiaravalle: un’opportunità per il futuro

Un incontro pubblico chiarisce le ragioni dell'accorpamento degli istituti a Chiaravalle.

Un incontro per fare chiarezza

Ieri sera, a Chiaravalle, si è svolto un incontro pubblico dedicato all’accorpamento degli istituti comprensivi ‘Maria Montessori’ e ‘Rita Levi Montalcini’. L’evento, voluto dall’assessora regionale all’Istruzione Chiara Biondi, ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’Ufficio scolastico regionale. L’obiettivo principale era quello di chiarire le motivazioni alla base di questa scelta, che, secondo l’assessora, non solo preserva l’integrità del metodo montessoriano, ma offre anche una soluzione lungimirante per il futuro della scuola nella comunità.

Le ragioni dell’accorpamento

La Giunta regionale ha preso in considerazione vari fattori logistici e organizzativi prima di decidere l’accorpamento. L’istituto Montessori, con 421 iscritti, è composto da tre plessi scolastici e ha una dirigenza in reggenza da diversi anni. D’altra parte, l’istituto Rita Levi Montalcini conta 879 iscritti e anch’esso è formato da tre plessi. Entrambi gli istituti, situati nello stesso comune, garantiscono un presidio territoriale e una sostenibilità logistica che risponde alle esigenze demografiche e socio-culturali della zona.

Un futuro sostenibile per l’istruzione

Nonostante il continuo calo di iscrizioni all’istituto Montessori, l’assessora Biondi ha sottolineato che l’accorpamento rappresenta una risposta necessaria a una situazione di precarietà tecnica e amministrativa. Le deroghe precedenti all’accorpamento avevano esposto gli istituti a difficoltà nella programmazione a lungo termine. Con la nuova riforma finanziaria dello Stato, è diventato impossibile continuare a operare in questo modo. La Regione Marche ha sempre riconosciuto il valore del metodo montessoriano e ha lavorato per garantire che le due metodologie didattiche possano coesistere, come dimostrato da altre realtà scolastiche nella regione.

Valorizzare la diversità educativa

La Regione ha assicurato che l’identità della scuola Montessori sarà preservata e che il metodo non sarà penalizzato. Al contrario, si prevede che possa integrarsi con quello dell’istituto Montalcini, creando un ambiente educativo ricco e diversificato. L’assessora Biondi ha concluso affermando che la Regione continuerà a operare nel rispetto delle leggi, tutelando un patrimonio pedagogico di valore internazionale e promuovendo progetti educativi che rispondano ai cambiamenti della società.

Scritto da Redazione

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