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Il contesto dell’affido di minori a Reggio Emilia
Nel 2023, a Reggio Emilia, sono stati 148 i minori collocati in famiglie affidatarie, un numero che evidenzia la crescente necessità di supporto per i bambini in situazioni di fragilità. Di questi, 72 affidi sono stati disposti dal tribunale, mentre 53 sono stati consensuali, frutto di accordi tra famiglie. Questo fenomeno mette in luce l’importanza di una rete di sostegno che possa garantire un ambiente sicuro e accogliente per i più giovani.
La campagna “Mi Affido”
Per sensibilizzare la comunità sull’importanza dell’affido, il Comune di Reggio Emilia ha lanciato la campagna “Mi Affido”. Questa iniziativa mira a far conoscere gli aspetti meno noti dell’affido di minori e a incoraggiare nuove persone a mettersi in gioco. Attraverso affissioni e video, i genitori affidatari raccontano le loro esperienze, mostrando come l’affido possa trasformare le vite di bambini e famiglie.
Le sfide e le opportunità dell’affido
Negli ultimi anni, i servizi sociali di Reggio Emilia hanno notato un aumento dei casi in cui le famiglie necessitano di supporto. Tuttavia, si è registrata una diminuzione dei nuclei affidatari, in parte a causa di preoccupazioni legate a esperienze passate. La responsabile del Servizio affidi, Elisa Guerra, sottolinea che la funzione dei servizi sociali è quella di sostenere le famiglie, non di imporre restrizioni. È fondamentale che la comunità comprenda che l’affido è un progetto collettivo che richiede il coinvolgimento di tutti.
Il supporto economico per le famiglie affidatarie
Per incentivare l’affido, il Comune offre un rimborso spese di 660 euro al mese per ogni bambino affidato. Nel 2024, l’investimento previsto è di circa 700.000 euro, un segnale chiaro dell’impegno dell’amministrazione nel sostenere le famiglie. L’assessore al Welfare, Annalisa Rabitti, evidenzia come l’affido non riguardi solo i bambini, ma anche le loro famiglie, creando un legame di responsabilità collettiva.
La tradizione di affido a Reggio Emilia
Reggio Emilia vanta una lunga tradizione di famiglie disponibili ad accogliere minori. Germana Corradini, dirigente dei Servizi sociali, sottolinea l’importanza di raccontare non solo i numeri, ma anche le storie di queste famiglie. La campagna “Mi Affido” si propone di far conoscere le diverse modalità di affido, incoraggiando una maggiore partecipazione della comunità e promuovendo un ambiente di accoglienza e supporto per i minori.