Aggressione omofoba a Roma: la violenza contro le coppie Lgbtqia+

Un episodio di violenza omofoba scuote Roma, evidenziando la necessità di maggiore protezione per le coppie Lgbtqia+.

Un attacco ingiustificato

Intorno all’una di notte, una coppia di ragazzi è stata aggredita a Roma, nella zona di Malatesta, semplicemente per il fatto di tenersi per mano. Questo episodio di violenza omofoba ha scosso la comunità e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle persone Lgbtqia+ nel nostro paese. I due ragazzi, Sthepano, originario del Perù, e il suo compagno, sono stati accerchiati da un gruppo di dieci giovani che, senza alcun motivo, hanno iniziato a colpirli con calci e pugni. La brutalità dell’attacco ha lasciato Sthepano con un trauma cranico, il naso rotto e un volto tumefatto, costringendolo a recarsi al pronto soccorso a piedi, poiché non c’erano ambulanze disponibili.

La denuncia e la reazione della comunità

La denuncia dell’aggressione è stata portata avanti dall’associazione Gaynet, che ha supportato i ragazzi nel loro percorso legale. Sthepano ha dichiarato: “Vogliamo che la nostra storia sia da esempio. Tenersi per mano deve essere un gesto normale per tutti”. Questo episodio non è isolato; pochi giorni prima, un attacco simile era avvenuto a Milano. Secondo dati europei, il 53% delle persone Lgbtqia+ evita di mostrarsi affettuoso in pubblico per paura di aggressioni. La comunità Lgbtqia+ si sta mobilitando per organizzare un presidio in zona Malatesta, per dimostrare solidarietà e chiedere maggiore sicurezza.

Le istituzioni e la necessità di cambiamento

Le istituzioni locali hanno risposto prontamente all’accaduto, ma molti attivisti sottolineano che le leggi di uguaglianza in Italia sono ancora insufficienti. Rosario Coco, presidente di Gaynet, ha evidenziato che l’Italia occupa un vergognoso 36° posto nella Rainbow Map di Ilga Europe per quanto riguarda i diritti Lgbtqia+. La mancanza di leggi adeguate e la presenza di una maggioranza parlamentare contraria ai diritti civili contribuiscono a creare un clima di paura e discriminazione. È fondamentale che le istituzioni non si limitino a esprimere solidarietà, ma che si impegnino attivamente per garantire diritti e protezione a tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

Scritto da Redazione

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