Atti intimidatori a Castrignano del Capo: la visita del prefetto

Il prefetto Manno rassicura il sindaco Petracca e attiva il fondo di solidarietà

Un gesto inquietante a Castrignano del Capo

La comunità di Castrignano del Capo è stata scossa da un grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Francesco Petracca. Nella notte, l’auto del primo cittadino è stata incendiata davanti alla sua abitazione, un episodio che segna la seconda volta in un anno che si verifica un simile attacco. Questo gesto non solo colpisce il sindaco, ma mette in discussione la sicurezza e la tranquillità di un’intera comunità, storicamente lontana da episodi di violenza di questo tipo.

La visita del prefetto e il supporto delle istituzioni

In risposta a questo evento preoccupante, il prefetto di Lecce, Natalino Manno, ha visitato il sindaco per esprimere la vicinanza dello Stato. Durante l’incontro, Manno era accompagnato dal questore di Lecce e dal comandante provinciale dei carabinieri, a sottolineare l’importanza della presenza istituzionale in momenti di crisi. Il prefetto ha annunciato di aver già interessato il ministero per attivare la procedura per accedere al fondo di solidarietà, un aiuto economico destinato a ristoro per le vittime di atti intimidatori. Questo fondo rappresenta una misura concreta per sostenere chi si trova a fronteggiare situazioni di pericolo e insicurezza.

Le parole del sindaco e la necessità di sicurezza

Francesco Petracca ha espresso la sua amarezza per quanto accaduto, sottolineando che Castrignano del Capo non è abituata a simili atti. Il sindaco ha dichiarato di avere delle idee su chi possa essere il responsabile, suggerendo che l’incendio dell’auto sia riconducibile al suo ruolo politico-amministrativo. Petracca ha ribadito l’importanza di identificare il colpevole per rassicurare la comunità e garantire che l’amministrazione continui a operare nel rispetto delle regole. La presenza delle istituzioni, ha concluso, è un motivo di sollievo e tranquillità per lui e per i cittadini.

Scritto da Redazione

Lascia un commento

La campagna contro lo sharenting: proteggere l’identità digitale dei minori