Aumento degli ammonimenti per stalking e violenza domestica in Italia

Un'analisi approfondita sull'incremento degli ammonimenti e le misure di prevenzione

Un incremento preoccupante degli ammonimenti

Nel 2024, l’Italia ha registrato un significativo aumento degli ammonimenti per stalking e violenza domestica. I dati forniti dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rivelano che sono stati adottati 2.746 ammonimenti per stalking o revenge porn, con un incremento del 44% rispetto all’anno precedente. Inoltre, 5.858 ammonimenti sono stati emessi per violenze in ambito domestico, segnando un aumento del 126%. Questi numeri evidenziano una crescente preoccupazione per la sicurezza delle donne e la necessità di interventi più efficaci.

Misure di prevenzione e intervento

Il ministro Piantedosi ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare per affrontare il problema della violenza. È fondamentale che tutte le istituzioni e la società civile collaborino per sviluppare strategie che non si limitino alla repressione, ma che analizzino anche le cause profonde della violenza. A tal fine, sono stati attivati oltre 12.000 braccialetti elettronici, di cui più di 5.700 per la prevenzione dello stalking. Questi strumenti sono stati ampliati grazie alla legge 1, che mira a rafforzare la protezione delle donne vittime di violenza.

Il ruolo delle istituzioni e della società civile

È essenziale che le istituzioni lavorino insieme per garantire un’efficace protezione delle donne. La legge 168 prevede che in caso di violazione delle prescrizioni relative ai braccialetti elettronici, il giudice possa disporre la revoca degli arresti domiciliari e sostituirli con la custodia cautelare in carcere. Inoltre, il Gruppo operativo interforze, istituito presso il Viminale, si impegna a migliorare continuamente il servizio e a risolvere eventuali criticità. La ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha evidenziato l’importanza di investire nel lavoro femminile e nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con misure come il congedo parentale retribuito e il sostegno agli asili nido.

Finanziamenti e risorse per la lotta alla violenza

Il governo ha reso strutturale il reddito di libertà e ha previsto un finanziamento di 80,2 milioni di euro per il 2024, destinato a centri anti-violenza e case rifugio. Le risorse sono state ripartite per garantire un supporto adeguato alle donne vittime di violenza. Roccella ha sottolineato che è fondamentale garantire continuità nell’azione anti-violenza, con un’attenzione particolare alla tempestività degli interventi. La certificazione per parità di genere delle imprese è un altro passo importante, con oltre 6.800 organizzazioni già certificate.

Scritto da Redazione

La sicurezza digitale per i giovani: l’importanza di una patente per smartphone