Barricate nelle scuole contro l’educazione gender: la posizione di Pro Vita

Il movimento Pro Vita si oppone a un emendamento che finanzia corsi di educazione sessuale.

La protesta di Pro Vita contro l’educazione gender

Il movimento Pro Vita ha recentemente annunciato una serie di azioni di protesta nelle scuole italiane contro l’introduzione di corsi di educazione gender. Questa iniziativa è stata scatenata dall’approvazione di un emendamento alla manovra finanziaria, proposto da Riccardo Magi di +Europa, che prevede un fondo di mezzo milione di euro per promuovere interventi educativi nelle scuole secondarie. Tali interventi riguardano temi di salute sessuale e educazione affettiva, ma Pro Vita ha espresso forti critiche, definendo l’emendamento come un cedimento della maggioranza di centrodestra a pressioni ideologiche.

Le modalità di protesta

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, ha dichiarato che il movimento intende mobilitare genitori e famiglie già presenti nei consigli di istituto per impedire l’approvazione di progetti legati all’educazione gender. Secondo Coghe, i progetti devono essere inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (Ptof) di ogni scuola, il che richiede l’approvazione del Consiglio di Istituto. La strategia di Pro Vita include anche la possibilità di organizzare manifestazioni davanti al Ministero dell’Istruzione, per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere supporto.

Il sostegno della popolazione

Un sondaggio commissionato a Noto Sondaggi ha rivelato che una larga maggioranza degli italiani è favorevole alla libertà educativa e al diritto dei genitori di decidere come educare i propri figli su temi di sessualità e affettività. I dati mostrano che l’80% degli intervistati sostiene la tutela della libertà educativa, mentre il 79% difende il diritto dei genitori di scegliere l’educazione dei propri figli. Inoltre, l’81% degli italiani ritiene che le scuole debbano informare e coinvolgere le famiglie prima di avviare corsi su questi temi.

Critiche al Ministero dell’Istruzione

Pro Vita non ha risparmiato critiche al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, accusandolo di non aver preso provvedimenti contro i progetti di educazione gender. Coghe ha lamentato che, nonostante le richieste di fermare tali iniziative, il governo ha invece deciso di finanziare progetti che promuovono l’educazione gender nelle scuole. Questa situazione ha suscitato preoccupazione tra le famiglie che temono per l’educazione dei propri figli.

Scritto da Redazione

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