Campagna di Natale della Fondazione Telethon: un gesto d’amore per la ricerca

Dal 14 al 22 dicembre, la Fondazione Telethon promuove iniziative per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare.

Un’iniziativa che scalda il cuore

Dal 14 al 22 dicembre, la Fondazione Telethon torna con la sua campagna di Natale, un evento atteso che coinvolge anche il Piemonte. I volontari saranno presenti nelle piazze per distribuire i famosi “Cuori di cioccolato”. Questo gesto non è solo un modo per ringraziare chi decide di donare, ma rappresenta anche un’opportunità per contribuire a una causa importante: la ricerca sulle malattie genetiche rare. Con una donazione di 15 euro, i cittadini potranno ricevere un cuore di cioccolato, simbolo di solidarietà e speranza.

Un dolce gesto per la ricerca

Quest’anno, la campagna porta con sé una novità golosa: una confezione esclusiva di praline, realizzata in collaborazione con Caffarel. Questo prodotto non solo delizierà i palati, ma contribuirà concretamente alla raccolta fondi per la ricerca scientifica. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare terapie e studi che possono fare la differenza nella vita di chi è affetto da malattie genetiche rare. La scelta di unire dolcezza e solidarietà è un modo per coinvolgere un pubblico sempre più vasto e sensibilizzarlo su temi di grande importanza sociale.

Un appello alla comunità

La campagna di Natale di Telethon non è solo un evento, ma un vero e proprio appello alla comunità. In oltre 3000 piazze in tutta Italia, i volontari delle associazioni come Uildm e Avis saranno pronti a ricevere le donazioni e a distribuire i Cuori di cioccolato. L’invito è chiaro: costruire un futuro migliore per i bambini e le famiglie colpite da malattie genetiche rare. Ogni piccolo gesto conta e può contribuire a dare speranza a chi ne ha bisogno. La maratona di Telethon, che inizia il 14 dicembre, rappresenta un momento cruciale per la raccolta fondi e la sensibilizzazione su queste patologie, spesso poco conosciute ma devastanti per chi ne è colpito.

Scritto da Redazione

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