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Cos’è la cistite post parto?
La cistite post parto è un disturbo che colpisce molte neomamme, caratterizzato da sintomi fastidiosi come difficoltà a urinare, dolore e bruciore durante la minzione. Le donne possono anche avvertire un bisogno frequente di urinare e una sensazione di svuotamento incompleto della vescica. Questa condizione è causata principalmente da infezioni batteriche, con l’Escherichia Coli che rappresenta il principale colpevole.
Fattori di rischio e cause
Dopo il parto, il corpo della donna subisce numerosi cambiamenti fisici e ormonali che possono aumentare il rischio di sviluppare la cistite. Tra i fattori di rischio si annoverano cistiti in gravidanza, fragilità dell’area vaginale a causa di interventi come l’episiotomia, e abbassamento delle difese immunitarie. Inoltre, la disbiosi vaginale e un’incompleta evacuazione della vescica nei primi giorni dopo il parto possono contribuire all’insorgenza di infezioni.
Diagnosi e trattamento
Per evitare complicanze più gravi, come la pielonefrite, è fondamentale una diagnosi tempestiva. Questo avviene attraverso esami delle urine e urinocoltura. Il trattamento standard prevede l’uso di antibiotici, scelti in base alla loro sicurezza per la madre che allatta e per il neonato. È essenziale completare l’intero ciclo terapeutico per garantire una guarigione completa.
Rimedi naturali e prevenzione
Oltre ai farmaci, esistono diversi rimedi naturali che possono supportare la cura della cistite post parto. Il mirtillo rosso americano (Cranberry) e la rosa canina sono noti per le loro proprietà antiadesive nei confronti dei batteri e per i benefici antinfiammatori. Per prevenire l’insorgenza della cistite, è importante adottare alcune pratiche quotidiane: bere abbondante acqua (1,5-2 litri al giorno), evitare di trattenere le urine, indossare biancheria intima in cotone e mantenere un corretto regime igienico intimo. Inoltre, una dieta equilibrata ricca di fibre e l’uso di integratori probiotici possono aiutare a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale, favorendo la prevenzione delle infezioni urinarie.