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Cos’è il congedo di paternità alternativo?
Il congedo di paternità alternativo è una misura importante che consente ai padri di prendersi cura dei propri figli in situazioni particolari. A differenza del congedo di paternità tradizionale, che dura 10 giorni, questo tipo di congedo può estendersi fino a 5 mesi. È fondamentale sapere che può essere richiesto solo in specifiche circostanze, come nel caso in cui la madre non possa usufruire del congedo di maternità per gravi motivi.
Quando si può richiedere?
Il congedo di paternità alternativo è accessibile in diverse situazioni. Ad esempio, se la madre è gravemente inferma, è deceduta o ha abbandonato il minore, il padre può richiedere questo congedo. Inoltre, è previsto anche in caso di affidamento o adozione, purché ci siano le condizioni necessarie. È importante che il padre dimostri di avere la custodia del bambino o che la madre abbia rinunciato ai suoi diritti.
Come richiedere il congedo di paternità alternativo?
Per richiedere il congedo di paternità alternativo, i padri possono contattare il Contact center INPS o utilizzare il sito web dell’INPS. È necessario avere a disposizione il SPID, la CIE o la CNS per accedere ai servizi online. Durante la procedura, sarà necessario allegare la documentazione richiesta, come la copia dell’affidamento del minore e, in caso di adozione, l’autorizzazione all’ingresso in Italia del minore straniero.
Indennità e diritti
Durante il periodo di congedo di paternità alternativo, l’INPS riconosce un’indennità pari all’80% dello stipendio del padre. Questo è un aspetto fondamentale, poiché consente ai neo papà di sostenere economicamente la propria famiglia mentre si prendono cura del bambino. È importante informarsi sui propri diritti e sulle procedure da seguire per garantire un accesso corretto a queste misure di sostegno.