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Il congedo parentale: cosa prevede la legge
Il congedo parentale è un diritto fondamentale per i genitori che desiderano prendersi cura dei propri figli. In Italia, la legge stabilisce che i genitori possono usufruire di un totale di dieci mesi di congedo parentale, che possono diventare undici mesi se il padre decide di prendere almeno tre mesi di astensione. Questo periodo può essere frazionato in base alle esigenze familiari, consentendo ai genitori di gestire al meglio il proprio tempo.
Utilizzo del congedo parentale: le nuove regole del 2025
Con l’entrata in vigore delle nuove normative nel 2025, ci sono importanti aggiornamenti riguardo al congedo parentale. La madre ha diritto a un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, mentre il padre può utilizzare fino a sette mesi. È importante notare che l’intero periodo di congedo non può essere utilizzato da un solo genitore, a meno che non ci siano situazioni particolari, come l’assenza dell’altro genitore o un affidamento esclusivo stabilito dal giudice.
Frazionamento del congedo: come funziona
Il congedo parentale può essere utilizzato in modo continuativo o frazionato, anche a ore. Per determinare il monte ore, è necessario fare riferimento alla contrattazione collettiva, che stabilisce i criteri specifici. Se il contratto non prevede regole specifiche per il congedo a ore, è consentito frazionarlo in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero del periodo di paga precedente. Ad esempio, se la giornata lavorativa media è di otto ore, si possono utilizzare al massimo quattro ore al giorno.
Indennità e aggiornamenti INPS
Nel 2024, l’INPS ha introdotto nuove istruzioni per la richiesta del congedo parentale, con l’obiettivo di garantire un’indennità maggiorata. I genitori potranno beneficiare di due mesi di congedo parentale indennizzati all’80%, uno al 60% nel 2025. Queste novità sono fondamentali per supportare le famiglie e garantire un adeguato sostegno economico durante i primi mesi di vita del bambino.