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La situazione del consultorio di Largo delle Sette Chiese
Il consultorio di Largo delle Sette Chiese, situato nel quartiere Garbatella di Roma, sta affrontando una crisi senza precedenti. Con oltre 130.000 abitanti che dipendono dai suoi servizi, la comunità è in allerta per le gravi carenze che minacciano la sua operatività. L’assemblea del consultorio, insieme a numerosi cittadini, ha recentemente inviato una lettera di denuncia al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e ai dirigenti della ASL RM2, evidenziando la situazione critica in cui versa la struttura.
Le carenze dei servizi e le conseguenze per la salute
Negli ultimi anni, il consultorio ha subito un progressivo smantellamento dei servizi. L’assenza di un servizio di accoglienza, sia fisico che telefonico, ha reso difficile l’accesso alle prestazioni sanitarie. Inoltre, i malfunzionamenti dei canali di prenotazione online hanno ulteriormente complicato la situazione. Tra le problematiche più gravi, la sospensione dello screening oncologico per il cervico-carcinoma, che è fermo da quasi due anni, rappresenta un attacco diretto alla salute delle donne. La mancanza di strumenti essenziali, come l’ecografo, ha impedito l’interruzione farmacologica di gravidanza e l’applicazione dello IUD (spirale).
La mobilitazione della comunità
La comunità di Garbatella non intende restare in silenzio di fronte a questa situazione. I cittadini si sono uniti in una mobilitazione continua per difendere il consultorio e i servizi che offre. La carenza di ostetriche ha portato alla cancellazione di corsi preparto e spazi di supporto all’allattamento, lasciando le donne sole in un momento cruciale della loro vita. La strategia di rendere il consultorio inaccessibile è chiara: svuotarlo di servizi e utenti per giustificarne la chiusura definitiva. Tuttavia, i cittadini sono determinati a lottare per il ripristino totale dei servizi previsti dalla legge, che includono la prevenzione dei tumori e il supporto psicologico.
Un problema più ampio: la sanità pubblica in crisi
Questa situazione non è un caso isolato. Il progressivo smantellamento del consultorio di Sette Chiese riflette una politica più ampia di tagli indiscriminati e aziendalizzazione della sanità pubblica, che sta minacciando il diritto alla cura non solo nel Lazio, ma in tutta Italia. La sanità pubblica deve essere considerata un diritto fondamentale e non un privilegio. La comunità di Garbatella è pronta a continuare la mobilitazione fino a quando non verranno ripristinati tutti i servizi essenziali, garantendo così un futuro migliore per tutti.