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Il progetto di educazione affettiva
Recentemente, è stato avviato un importante progetto di educazione affettiva nelle scuole italiane, sostenuto dal Gruppo assicurativo AXA Italia e realizzato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, in collaborazione con ScuolAttiva. Questo progetto si propone di affrontare temi cruciali per le nuove generazioni, come la violenza digitale e le relazioni interpersonali, in un momento della vita particolarmente delicato come la preadolescenza.
Un contesto europeo sfidante
L’Italia si trova in una posizione difficile rispetto ad altri paesi europei, essendo uno dei pochi a non integrare l’educazione affettiva nei programmi scolastici. Secondo la classifica “The Global Gender Gap” del World Economic Forum, il nostro paese si colloca quart’ultimo in Europa, evidenziando la necessità di interventi mirati per migliorare la situazione. Il progetto “La fatica di essere medie” si inserisce in questo contesto, cercando di colmare un vuoto educativo che ha ripercussioni significative sulla vita dei giovani.
Tematiche affrontate durante gli incontri
Durante gli incontri, i partecipanti, ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado, avranno l’opportunità di esplorare le proprie emozioni e relazioni. Saranno affrontate domande fondamentali come: come gestire le emozioni? Qual è il ruolo del virtuale nelle relazioni reali? Attraverso la visione di cortometraggi e il dialogo con esperti, i giovani potranno riflettere su temi complessi come il bullismo, il cyberbullismo e la violenza di genere. L’obiettivo è fornire strumenti utili per affrontare le sfide quotidiane e promuovere relazioni sane e rispettose.
Un impegno collettivo per il cambiamento
Il progetto coinvolgerà 20 scuole in 12 regioni italiane, con eventi programmati in diverse città. Le date simboliche, come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e la Giornata dei diritti delle donne, saranno utilizzate per sensibilizzare ulteriormente i partecipanti. Chiara Soldano, CEO di AXA Italia, ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel creare un dialogo aperto e inclusivo tra le nuove generazioni, mentre Celeste Costantino, Vicepresidente della Fondazione, ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale che parta dall’educazione affettiva.