Energie per la casa comune: l’arcidiocesi di Napoli e la sostenibilità energetica

Un progetto innovativo che unisce sostenibilità e solidarietà nelle strutture ecclesiastiche

Il progetto “Energie per la casa comune” a Napoli

L’arcidiocesi di Napoli è attivamente coinvolta nel progetto “Energie per la casa comune”, un’iniziativa che mira a migliorare l’efficienza energetica delle strutture ecclesiastiche. Questo progetto è realizzato in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). L’obiettivo principale è quello di promuovere la sostenibilità e la solidarietà attraverso una gestione responsabile delle risorse energetiche.

Diagnosi energetiche e formazione

Il progetto prevede diagnosi energetiche approfondite degli edifici ecclesiastici, accompagnate da attività di formazione per il clero e i tecnici diocesani. Queste diagnosi sono fondamentali per comprendere il consumo energetico delle strutture e identificare aree di miglioramento. L’Agenzia Napoletana per l’Energia e l’Ambiente (Anea) gioca un ruolo cruciale in questo processo, fornendo supporto tecnico e coordinando la raccolta di dati essenziali, come bollette energetiche e planimetrie.

Comunità energetiche e solidarietà

Un aspetto innovativo del progetto è la creazione di comunità energetiche, che hanno l’obiettivo di promuovere il risparmio energetico e fornire supporto alle famiglie in difficoltà. Le parrocchie, i conventi e gli oratori sono coinvolti attivamente nella gestione delle risorse energetiche, seguendo i principi di sostenibilità espressi nell’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Questo approccio non solo contribuisce alla riduzione dei costi operativi, ma favorisce anche un senso di comunità e responsabilità condivisa.

Un modello per altre diocesi

Grazie all’impegno dell’arcidiocesi di Napoli, il progetto “Energie per la casa comune” si sta affermando come un modello di riferimento per altre diocesi italiane. La presenza attiva dei responsabili del progetto garantisce un coordinamento efficace e un supporto costante per tutte le attività in corso. Questo approccio dimostra come le istituzioni religiose possano svolgere un ruolo significativo nella transizione energetica, combinando la loro missione pastorale con la gestione sostenibile delle risorse.

Scritto da Redazione

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