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Un anno di grazia e responsabilità
Il Giubileo 2025, che avrà inizio il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa, rappresenta un’opportunità unica per riflettere sull’importanza dell’accoglienza e della giustizia sociale. Don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, sottolinea come ogni gesto, anche il più piccolo, possa diventare un seme di speranza. In un periodo in cui le disuguaglianze sociali sono sempre più evidenti, è fondamentale che le comunità si uniscano per affrontare queste sfide.
Iniziative di Caritas per il Giubileo
Durante l’anno giubilare, Caritas italiana promuoverà diverse iniziative, tra cui la campagna “Cambiare la rotta”, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della giustizia locale e globale. Gli eventi principali si svolgeranno l’8 e 9 marzo, con la celebrazione del Giubileo del mondo del volontariato e il Giubileo dei poveri a novembre, in occasione della Giornata mondiale dei poveri. Questi eventi rappresentano un’importante occasione per riconoscere e valorizzare il lavoro dei volontari e l’importanza di camminare accanto ai più vulnerabili.
Caritas invita le comunità a partecipare a cinque progetti significativi, tra cui il microcredito “Mi fido di Noi”, che sostiene chi desidera ricominciare, e “Liberi di scegliere”, che offre supporto a donne e bambini in difficoltà. Questi progetti non solo mirano a contrastare la povertà, ma anche a promuovere la dignità e la libertà di ogni persona. Inoltre, i corridoi umanitari per migranti e rifugiati rappresentano un segno tangibile di speranza, garantendo accesso al lavoro e all’istruzione.
Il valore del volontariato e della comunità
Il Giubileo sarà anche un momento per riflettere sul valore del volontariato come espressione concreta di carità. Gli eventi del 8 e 9 marzo offriranno l’opportunità di esprimere gratitudine a tutti coloro che si dedicano al servizio degli altri. La Chiesa, da sempre, sceglie di camminare accanto ai poveri, e la Giornata mondiale dei poveri sarà un’occasione per ribadire l’importanza di mettere la persona al centro, considerando la sua storia e le sue aspirazioni. In questo modo, il Giubileo si configura come un momento di rinnovamento e di speranza per tutti.