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Un alimento spesso dimenticato
I legumi, come fagioli, lenticchie e ceci, sono spesso trascurati nella nostra alimentazione quotidiana. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, meno della metà della popolazione italiana consuma legumi con la frequenza raccomandata di 2-3 volte a settimana. Questo è sorprendente, considerando che i legumi sono una fonte eccellente di proteine vegetali, fibre e micronutrienti essenziali. La loro importanza è stata riconosciuta a livello globale, tanto che dal 2018, il 10 febbraio è stato designato come la giornata internazionale dei legumi, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro sostenibilità e sui benefici per la salute.
Benefici nutrizionali dei legumi
I legumi sono un alimento altamente nutriente e versatile. Sono ricchi di macronutrienti, in particolare proteine e fibre, che li rendono ideali per chi desidera seguire una dieta equilibrata. Inoltre, i legumi sono a basso contenuto di grassi e possono contribuire a una sensazione di sazietà, aiutando così nel controllo del peso. Recenti studi hanno dimostrato che il consumo regolare di legumi può anche migliorare la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di malattie croniche. Non solo, ma i legumi sono anche amici dell’ambiente: la loro coltivazione richiede meno risorse rispetto ad altre fonti proteiche, contribuendo a una dieta più sostenibile.
Il consumo di legumi in Italia e nel mondo
In Italia, il consumo pro capite di legumi è di circa 7.77 kg all’anno, ma ci sono notevoli differenze regionali. Al Sud, il consumo è più elevato, mentre nelle regioni del Nord e tra le persone con redditi più alti, si registra una diminuzione. A livello globale, l’Africa è il continente con il consumo più alto di legumi, con una media di 11.46 kg pro capite, mentre in Europa si scende a soli 2.97 kg. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza dei legumi, non solo per la salute individuale, ma anche per il benessere del nostro pianeta.