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La storicità del Flaiano Film Festival
Il Flaiano Film Festival rappresenta un appuntamento culturale di grande rilevanza per la città di Pescara. Da oltre cinquant’anni, questo festival celebra il cinema e la cultura, attirando artisti e appassionati da tutta Italia. La sua storia è indissolubilmente legata alla città, che ha ospitato l’evento sin dalla sua nascita. Tuttavia, per l’edizione del 2025, si è ventilata l’ipotesi di un trasferimento in un’altra città abruzzese, suscitando polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e gli appassionati.
Le dichiarazioni di Marius Creati
Marius Creati, coordinatore cittadino di Italexit, ha espresso la sua contrarietà a questa decisione, sottolineando che “il Flaiano Film Festival ha senso solo a Pescara”. Creati ha evidenziato come la città sia sinonimo di questo evento e come la sua migrazione possa rappresentare un danno non solo per l’immagine culturale di Pescara, ma anche per il suo patrimonio turistico. Secondo Creati, la decisione di spostare il festival è inaccettabile e non può essere giustificata da ragioni economiche o logistiche.
Il definanziamento e le conseguenze
Un altro punto critico sollevato da Creati riguarda il definanziamento dei Premi Flaiano. Per il 2025, il Comune ha stanziato solo 20mila euro, una cifra nettamente inferiore rispetto ai 50mila euro degli anni precedenti. Questa riduzione dei fondi ha portato a una serie di interrogativi sulla volontà dell’amministrazione comunale di sostenere eventi culturali significativi. Creati ha descritto questa situazione come un “dispetto” da parte del sindaco e della sua giunta, evidenziando come la cultura non debba essere sacrificata per motivi politici o personali.
Un appello alla comunità
Creati ha lanciato un appello alla comunità pescarese affinché si mobiliti per mantenere il festival nella sua città d’origine. Ha sottolineato che la perdita del Flaiano Film Festival potrebbe segnare l’inizio di un grave declino del patrimonio culturale locale, compromettendo l’identità pescarese. La comunità deve unirsi per difendere la cultura e garantire che eventi storici come questo continuino a prosperare a Pescara, senza essere ostacolati da politiche personalistiche.