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Il valore dell’agroalimentare italiano
Il settore agroalimentare rappresenta una delle colonne portanti dell’economia italiana, contribuendo significativamente al PIL nazionale. Secondo i dati forniti da ISMEA, il valore aggiunto dell’agroalimentare si estende a tutta la filiera, coinvolgendo oltre 1,36 milioni di occupati. Questo comparto non solo è sinonimo di qualità e tradizione, ma è anche un simbolo del Made in Italy, riconosciuto a livello mondiale per la sua eccellenza. Tuttavia, la crescente minaccia del cambiamento climatico mette a rischio questa ricchezza, rendendo urgente la necessità di adottare pratiche più sostenibili.
La ricerca come chiave per il futuro
In un contesto di sfide ambientali, la ricerca scientifica emerge come un alleato fondamentale. Progetti come AGER – AGroalimentare E Ricerca, avviato nel 2008, mirano a rafforzare le filiere produttive italiane attraverso l’innovazione tecnologica. Con il supporto di 18 Fondazioni bancarie, tra cui Fondazione Cariplo, sono stati finanziati oltre 35 progetti, destinando più di 39 milioni di euro a settori strategici come la cerealicoltura e il vitivinicolo. Queste iniziative non solo promuovono la sostenibilità, ma valorizzano anche i prodotti tipici, contribuendo a preservare il patrimonio agroalimentare italiano.
Colture proteiche e sostenibilità
Il recente bando “Colture Proteiche: innovazioni per un’alimentazione sostenibile” rappresenta un passo importante verso un’agricoltura più resiliente. La riscoperta dei legumi, che sono alla base della tradizione gastronomica italiana, offre un’opportunità per aumentare la produzione di proteine vegetali, migliorando al contempo la fertilità del suolo e riducendo le emissioni di CO2. Claudia Sorlini, Vicepresidente di Fondazione Cariplo, sottolinea l’importanza di sviluppare colture leguminose in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici, garantendo così un futuro alimentare più sicuro e sostenibile. La sinergia tra ricerca e agricoltura è fondamentale per affrontare le sfide del nostro tempo e garantire un’alimentazione sana per le generazioni future.