Il successo del robot NAO nel trattamento dell’autismo a Chiaromonte

Un anno di esperienze positive con il robot NAO nel supporto ai bambini autistici.

Introduzione all’innovazione tecnologica

Negli ultimi anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante nel campo della salute e del benessere, specialmente per quanto riguarda i disturbi dello spettro autistico (ASD). A Chiaromonte, il Centro Early Start della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Ets ha introdotto il robot NAO, un umanoide progettato per interagire con i bambini, offrendo nuove opportunità terapeutiche. Questo articolo esplorerà i risultati ottenuti dopo un anno di utilizzo di questa tecnologia innovativa.

Il progetto pilota e i suoi obiettivi

Tra maggio e ottobre 2024, il Centro ha avviato un progetto pilota che ha coinvolto tre bambini in età prescolare, tutti con diagnosi di autismo. I piccoli partecipanti, di età compresa tra 4 e 5 anni, avevano già completato un percorso clinico presso il centro prima di iniziare il trattamento con NAO. Il protocollo prevedeva 12 sedute settimanali, durante le quali il robot guidava attività mirate a stimolare aree chiave dello sviluppo, come l’imitazione, l’attenzione condivisa e le abilità comunicative.

Risultati promettenti e analisi preliminari

I primi risultati del progetto sono stati incoraggianti. I bambini hanno mostrato un incremento significativo nel numero di parole e frasi prodotte durante le interazioni con il robot, oltre a un miglioramento del tempo di coinvolgimento sociale. Questi risultati sono attualmente in fase di analisi e sono già stati oggetto di interesse scientifico, con una prima pubblicazione presentata a Busan, in Corea del Sud. La psicologa Giuseppina Palermo, responsabile del progetto, ha sottolineato come le caratteristiche fisiche di NAO, come gli effetti luminosi e la semplicità dell’interazione, abbiano catturato l’interesse dei bambini, facilitando le sessioni di trattamento.

Verso un futuro di interazioni personalizzate

Guardando al futuro, il Centro Early Start intende ampliare il campione di studio e adattare il protocollo alle esigenze individuali di ciascun bambino. Inoltre, si sta esplorando l’uso dell’intelligenza artificiale come potenziale alleato per migliorare ulteriormente le interazioni con NAO. L’implementazione di sistemi avanzati, come ChatGPT, potrebbe consentire conversazioni più fluide e personalizzate, aumentando l’efficacia delle attività socio-comunicative proposte. Questo approccio innovativo rappresenta una speranza concreta per le famiglie e i professionisti che lavorano nel campo dell’autismo.

Conclusione: un modello di eccellenza

Il bilancio positivo del primo anno di utilizzo del robot NAO a Chiaromonte è un segnale promettente per l’espansione di queste metodologie. Il Centro Early Start continua a distinguersi come un modello di eccellenza nella sperimentazione di tecnologie innovative per il trattamento dell’autismo, con l’obiettivo di offrire interventi sempre più efficaci e personalizzati per i bambini e le loro famiglie.

Scritto da Redazione

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