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Il contesto delle difficoltà linguistiche in Italia
In Italia, circa il 10% dei bambini in età scolare, ovvero circa un milione di giovani, affronta difficoltà linguistiche che spaziano da semplici ritardi nell’eloquio a disturbi più complessi dell’apprendimento. Queste problematiche sono spesso amplificate in contesti di svantaggio socio-culturale, dove la mancanza di diagnosi precoce può compromettere gravemente lo sviluppo del potenziale individuale. È fondamentale che genitori, educatori e professionisti siano consapevoli di queste difficoltà e lavorino insieme per garantire un supporto adeguato.
Il manifesto “Atlas Think Language First” e i suoi obiettivi
Il manifesto “Atlas Think Language First” lancia un allarme importante e propone un approccio integrato che unisce linguaggio, ambiente e interventi professionali. Questo documento, che sarà al centro della Giornata Europea della Logopedia 2025, identifica cinque pilastri fondamentali per contrastare le barriere comunicative. Le evidenze scientifiche dimostrano che la stimolazione linguistica nei primi anni di vita, come la lettura condivisa, ha un impatto positivo sulle capacità comunicative future. Tuttavia, non è sufficiente limitarsi alla sola stimolazione linguistica; è necessario considerare anche le esperienze extralinguistiche, come lo sport e l’arte, che contribuiscono alla formazione sociale dei bambini.
Creare ambienti inclusivi e stimolanti
Gli esperti sottolineano l’importanza di creare ambienti inclusivi e accessibili, dove il linguaggio possa essere coltivato come una risorsa collettiva. L’impegno deve essere costante e duraturo, poiché un ambiente stimolante è essenziale per proteggere la salute cognitiva a ogni età. In un’epoca in cui il digitale domina le interazioni quotidiane, il manifesto invita a riscoprire il potere delle interazioni reali, dell’ascolto e della parola condivisa. Investire sul linguaggio oggi significa costruire un futuro in cui gli adulti siano più consapevoli, capaci e connessi.