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Un brindisi che si trasforma in caos
La cena di Natale del Lecce, un momento di festa e convivialità, si è trasformata in un episodio di grave inciviltà. Il protagonista di questa triste vicenda è Andy Joseph Pelmard, terzino francese della squadra, che dopo i festeggiamenti ha deciso di mettersi al volante, dando inizio a una serie di eventi che hanno suscitato preoccupazione e indignazione.
La serata di festa
La cena, che si è svolta in un noto ristorante di Piazza Mazzini, ha visto la partecipazione di tutta la squadra, insieme a familiari e dirigenti del club, tra cui il presidente Saverio Sticchi Damiani. Dopo i tradizionali brindisi e gli auguri, la serata sembrava procedere nel migliore dei modi. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata quando Pelmard ha deciso di offrire un passaggio ad alcuni compagni di squadra.
Il comportamento irresponsabile del calciatore
Nonostante i tentativi dei suoi compagni di farlo desistere, Pelmard ha ignorato i segnali di allerta e si è messo alla guida. Le sue condizioni non erano ottimali, e i compagni, preoccupati per la loro sicurezza, hanno scelto di scendere dall’auto. Da quel momento, il calciatore ha iniziato a sfrecciare contromano per le strade del centro di Lecce, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine.
Le conseguenze dell’incidente
La polizia ha tentato di fermarlo, ma Pelmard ha continuato la sua corsa fino a quando non è stato bloccato in via Nazario Sauro. Dopo essere stato accompagnato in Questura, il calciatore ha ricevuto una multa e il ritiro della patente. Il Lecce, in risposta a questo comportamento inaccettabile, ha deciso di escluderlo dalla rosa della prima squadra, condannando fermamente le sue azioni.
Una lezione da imparare
Questo episodio mette in luce l’importanza della responsabilità, soprattutto per chi è un modello per i giovani. Il club ha sottolineato che il comportamento di Pelmard non è conforme alle linee guida stabilite e che ulteriori provvedimenti disciplinari potrebbero essere presi. È fondamentale che i calciatori comprendano il peso delle loro azioni, non solo per la loro carriera, ma anche per la sicurezza degli altri.