Iniziative per il contrasto della povertà educativa minorile in Campania

Un convegno per presentare i risultati del progetto 'Non vedo, non sento, non parlo'

Un progetto per i minori in difficoltà

Questa mattina si è concluso il convegno “Le ferite nascoste”, un’importante tappa del progetto “Non vedo, non sento, non parlo”. Questo progetto, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, è stato avviato oltre tre anni fa per affrontare la povertà educativa minorile. La cooperativa sociale La Goccia di Avellino ha guidato l’iniziativa, che ha coinvolto diverse scuole e cooperative sociali nelle province campane.

Un’azione collettiva per il cambiamento

Il progetto ha visto la partecipazione di un vasto partenariato, comprendente cooperative sociali, istituti scolastici e organizzazioni come Save the Children. L’obiettivo principale è stato quello di raccogliere e accogliere le esperienze di minori in difficoltà, creando una rete integrata per contrastare abusi e maltrattamenti. Grazie a questo lavoro di squadra, sono stati sviluppati servizi concreti per i minori e le loro famiglie, migliorando l’accesso a risorse e supporto.

Formazione e sensibilizzazione

Un aspetto fondamentale del progetto è stata la formazione degli operatori del settore. Sono stati organizzati corsi per medici, insegnanti e operatori socio-sanitari, con l’obiettivo di fornire strumenti adeguati per affrontare situazioni di disagio. Inoltre, è stato introdotto il servizio specialistico EMDR, che si è rivelato cruciale per la cura dei traumi legati a maltrattamenti. La formazione ha raggiunto oltre 300 docenti e numerosi operatori, dimostrando l’impatto positivo del progetto sul territorio.

Un futuro di speranza

Il convegno ha visto la partecipazione di diverse autorità, tra cui il direttore generale dell’ASL di Avellino e l’assessora alle Politiche Sociali della Regione Campania. Tutti hanno sottolineato l’importanza di continuare su questa strada, per garantire un futuro migliore ai minori e alle loro famiglie. Il Garante per i diritti dell’Infanzia ha invitato a considerare questo progetto come un inizio, non una conclusione, evidenziando l’importanza di mantenere viva l’attenzione su queste tematiche.

Scritto da Redazione

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