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Un anno critico per la biodiversità
Il 2024 si chiude con un bilancio preoccupante per la biodiversità a livello globale e locale. Secondo il WWF Italia, il Living Planet Report ha rivelato che, negli ultimi cinquant’anni, le popolazioni di vertebrati hanno subito una riduzione media del 73%. Questo dato allarmante evidenzia l’urgenza di interventi efficaci per proteggere le specie in via di estinzione e i loro habitat. La recente COP 16 sulla Biodiversità, tenutasi in Colombia, ha deluso le aspettative, poiché i Paesi partecipanti non sono riusciti a trovare un accordo per garantire le risorse necessarie alla conservazione della biodiversità.
Minacce alla fauna selvatica
In Italia, la situazione è altrettanto grave. L’associazione LAV ha denunciato un attacco sistematico alla fauna selvatica, aggravato dall’approvazione dell’emendamento noto come “caccia selvaggia”, che consente ai cacciatori di operare in aree protette e urbane. Questo provvedimento ha portato a una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per violazione della Direttiva Habitat, un’importante normativa europea per la salvaguardia della biodiversità. Inoltre, la legge sulla caccia è stata modificata per consentire l’uso di visori notturni, aumentando il rischio per le specie selvatiche.
Il futuro della montagna e dei ghiacciai
Le Alpi italiane, un patrimonio naturale di inestimabile valore, sono sotto pressione a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane. Secondo Legambiente, i ghiacciai stanno subendo un arretramento significativo, con perdite di spessore che raggiungono i tre metri. Questo fenomeno non solo minaccia gli ecosistemi montani, ma ha anche ripercussioni sulle risorse idriche a valle. È fondamentale adottare misure urgenti per proteggere queste aree fragili e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali.
Prospettive per il 2025
Guardando al futuro, le prospettive non sono incoraggianti. Le associazioni ambientaliste avvertono che il governo attuale continua a favorire gli interessi dei cacciatori, mentre le normative sulla protezione della fauna selvatica vengono indebolite. Tuttavia, ci sono segnali positivi, come l’approvazione della Nature Restoration Law, che offre una speranza per il ripristino degli habitat naturali. È essenziale che la società civile e le istituzioni lavorino insieme per garantire un futuro sostenibile per la biodiversità e per le generazioni a venire.