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Un viaggio che cambia la vita
Nel 2008, Arik Bendaud, un romano di 45 anni, ha deciso di trasferirsi in Israele per una pausa dalla sua vita di commercialista. Quella pausa si è trasformata in un nuovo inizio, portandolo a diventare un leader nella comunità italiana a Tel Aviv. La sua storia è emblematica di come molti italiani, spinti da motivazioni personali e professionali, scelgano di stabilirsi in questo paese, contribuendo attivamente alla crescita della comunità italiana.
La crescita della comunità italiana
La comunità italiana in Israele è in continua espansione, con oltre 19.000 iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Questo numero è aumentato negli ultimi anni, grazie anche a nuove leggi che incentivano la registrazione. Molti giovani italiani si trasferiscono in Israele per cercare opportunità lavorative, attratti da un’economia dinamica e da un ambiente stimolante. Arik sottolinea che la comunità è un mix di italiani di origine e discendenza, creando un tessuto sociale ricco e variegato.
Il ruolo del Comites Tel Aviv
Il Comites di Tel Aviv, presieduto da Arik, svolge un ruolo cruciale nel supportare gli italiani residenti. Tra i progetti più significativi c’è l’assistenza ai pensionati, che spesso si trovano in difficoltà con le pratiche burocratiche. Grazie a un finanziamento del Ministero degli Esteri, è stato creato uno sportello di assistenza che funge da punto di riferimento per chi ha bisogno di supporto. Inoltre, il Comites promuove iniziative per i bambini, come il progetto ‘Giro Girotondo’, che mira a mantenere viva la lingua e la cultura italiana tra le nuove generazioni.
Un legame forte con l’Italia
Nonostante la distanza, gli italiani in Israele mantengono un forte legame con la loro patria. Gli eventi sportivi, in particolare il calcio, sono seguiti con passione, e c’è un interesse costante per le vicende politiche italiane. Tuttavia, vivere all’estero porta anche a una certa distanza emotiva, specialmente in tempi di crisi. Arik evidenzia come gli italiani tendano a rimanere attaccati alle proprie radici, utilizzando la tecnologia per mantenere i contatti con amici e familiari in Italia. Questo legame è fondamentale per affrontare le sfide quotidiane e per sentirsi parte di una comunità più ampia.