La crisi abitativa e i salari da fame: la storia di Marco Magrin

Un uomo che ha perso la vita a causa della crisi economica e abitativa in Italia.

La tragica storia di Marco Magrin

Marco Magrin, un uomo di 53 anni, è stato trovato morto in un box auto a Treviso, un luogo che era diventato la sua “casa” dopo aver perso l’abitazione a causa di uno sfratto. La sua storia, purtroppo, non è un caso isolato, ma rappresenta una realtà sempre più diffusa nel nostro Paese. Marco non era un senzatetto, ma un operaio di un’impresa di sfilettatura del pesce, il cui stipendio non bastava a coprire le spese per l’affitto. La sua morte, avvenuta per un infarto probabilmente causato dal freddo, mette in luce le gravi difficoltà economiche che affrontano molti lavoratori italiani.

Il dramma degli sfratti in Italia

Nel 2023, oltre 21.000 nuclei familiari sono stati sfrattati in Italia, un numero allarmante che corrisponde a circa 60 sfratti al giorno. La principale causa di questi sfratti è la morosità, che colpisce il 78% degli inquilini. La situazione è ulteriormente aggravata dalla recente abolizione del fondo statale per la morosità incolpevole, che forniva un aiuto a chi si trovava in difficoltà economiche. Questo ha reso ancora più difficile per le famiglie mantenere un tetto sopra la testa, portando a una crescente crisi abitativa.

Salari da fame e affitti alle stelle

In Italia, il fenomeno dei “working poor” è in aumento: il 12% dei lavoratori vive in condizioni di povertà nonostante abbia un impiego. Tra gli operai, questa percentuale sale al 17%. I salari stagnanti, uniti all’aumento vertiginoso degli affitti, rendono impossibile per molti riuscire a trovare una casa. A Treviso, ad esempio, gli affitti sono aumentati del 7,08% in un anno, mentre i salari rimangono fermi. La situazione è insostenibile e chi propone di introdurre un salario minimo viene ignorato dal governo, che sembra non voler affrontare questa emergenza sociale.

Un patrimonio immobiliare inutilizzato

Accanto a questa crisi, si stima che nella provincia di Treviso ci siano circa 68.000 appartamenti sfitti. Invece di utilizzare questi immobili per aiutare le famiglie in difficoltà, le istituzioni preferiscono vendere il patrimonio pubblico. Questo approccio non solo ignora le necessità abitative della popolazione, ma contribuisce anche a mantenere alta la speculazione immobiliare. La storia di Marco Magrin è un monito: non possiamo permettere che il diritto a un’abitazione dignitosa venga sacrificato sull’altare del profitto.

Scritto da Redazione

Lascia un commento

Come mangiare sano in inverno: consigli per una dieta equilibrata