La depressione post partum e il dramma degli infanticidi in Italia

Un'analisi approfondita sui casi di infanticidio e il supporto psicologico per le madri

La depressione post partum: un problema serio

La depressione post partum è una condizione che colpisce molte neomamme, con una prevalenza che varia dal 7 al 12%. Questo disturbo può manifestarsi tra la sesta e la dodicesima settimana dopo la nascita del bambino e, se non trattato, può durare da due a sei mesi. Le madri che soffrono di questa condizione possono sentirsi sopraffatte, ansiose e incapaci di prendersi cura del proprio bambino, portando a situazioni tragiche.

Il legame tra depressione e infanticidio

Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento preoccupante dei casi di infanticidio, spesso legati a madri che soffrono di depressione post partum. Secondo i dati Eures, dal 2000 sono stati registrati 535 infanticidi, che rappresentano il 12,7% degli omicidi in ambito familiare. Questi eventi drammatici non solo colpiscono le famiglie coinvolte, ma sollevano interrogativi sulla salute mentale delle madri e sulla necessità di un supporto adeguato.

Il ruolo del supporto psicologico

È fondamentale che le neomamme ricevano il supporto psicologico necessario per affrontare la depressione post partum. Gli psicologi possono fornire strumenti e strategie per aiutare le madri a gestire le loro emozioni e a costruire un legame sano con il proprio bambino. La prevenzione è essenziale: è importante che le famiglie e la società in generale siano consapevoli dei segnali di allerta e sappiano come intervenire. La formazione e l’informazione possono fare la differenza nella vita di molte madri e dei loro bambini.

Scritto da Redazione

Lascia un commento

Scopri la magia del Natale a Villa Bernasconi a Cernobbio

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: un impegno collettivo necessario