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Un fenomeno preoccupante
Negli ultimi anni, l’uso degli smartphone tra i giovani è aumentato in modo esponenziale. Secondo recenti ricerche, il 75% dei ragazzi inizia a utilizzare questi dispositivi tra i 6 e i 9 anni, e la percentuale sale quasi al 100% dai 10 anni in poi. Questo dato allarmante ha spinto diverse istituzioni, come l’Istituto Stringher di Udine, a organizzare incontri per discutere della dipendenza da smartphone e del bullismo, cercando di promuovere soluzioni efficaci.
Il ruolo della scuola e della comunità
Il progetto, capitanato dall’Istituto Comprensivo Udine III, ha visto la partecipazione di circa sessanta docenti in presenza e oltre 300 collegati online. Durante questi incontri, si è parlato non solo dei rischi legati all’uso eccessivo degli smartphone, ma anche dell’importanza di creare spazi di socialità per i giovani, anche al di fuori del mondo digitale. La dirigente scolastica Rosaria Arfé e il docente Daniele Fedeli hanno sottolineato come la mancanza di luoghi di comunicazione possa contribuire a questa dipendenza.
Consapevolezza e prevenzione
Un altro aspetto fondamentale emerso durante le discussioni è la necessità di aumentare la consapevolezza riguardo agli effetti psicologici dell’abuso di smartphone. È essenziale che sia i giovani che gli adulti comprendano i rischi associati a un uso smodato di questi dispositivi. La creazione di attività e spazi di incontro offline può rappresentare una soluzione efficace per contrastare la dipendenza, favorendo interazioni più genuine e significative tra i ragazzi.