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La crisi economica e la mancanza di opportunità
Negli ultimi anni, la situazione delle donne in Afghanistan è diventata sempre più critica. Con l’instaurazione del regime talebano, le opportunità di lavoro per le donne sono drasticamente diminuite. Secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), la percentuale di donne occupate è scesa dall’11% nel 2022 al 6% nel 2023. Questo calo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la crisi economica e le severe restrizioni imposte dal governo talebano. Molte donne si trovano costrette a chiedere l’elemosina per sopravvivere, una situazione che le espone a gravi rischi e abusi.
Violenza e abusi durante la mendicità
Le testimonianze raccolte da giornaliste locali, come quelle di Zan Times, rivelano un quadro allarmante. Le donne che si trovano a mendicare sono spesso vittime di violenze sessuali, sia durante l’arresto che nei centri di detenzione. Molte di loro raccontano di essere state portate nel carcere di Badam Bagh, dove hanno assistito a violenze anche su bambini. La paura di tornare in strada si unisce alla disperazione di non sapere come sfamare le proprie famiglie. La nuova legge che impedisce a chi è in buona salute di chiedere l’elemosina ha ulteriormente aggravato la situazione, portando a una schedatura dei mendicanti e a una violazione dei diritti umani.
Le conseguenze della disoccupazione femminile
La disoccupazione femminile non solo ha un impatto economico, ma contribuisce anche a un aumento delle violenze domestiche. Gli uomini, frustrati dalla mancanza di reddito, spesso sfogano la loro rabbia sulle mogli, creando un circolo vizioso di violenza e impotenza. Le donne, private di risorse e supporto, si trovano in una posizione vulnerabile, senza sapere a chi rivolgersi per chiedere aiuto. La situazione è ulteriormente complicata dalla chiusura delle organizzazioni non governative che, dal 2022, hanno visto ridurre drasticamente il personale femminile, privando così molte donne di opportunità di lavoro e di sostegno.