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Chi sono i nativi AI?
La generazione Beta, composta da bambini e bambine nati dal 1° gennaio 2025, rappresenta una nuova era nella storia dell’umanità. Questi giovani, i primi a nascere in un mondo completamente permeato dall’intelligenza artificiale, cresceranno in un ambiente dove la tecnologia sarà parte integrante della vita quotidiana. Dall’istruzione alla sanità, passando per l’intrattenimento, ogni aspetto della loro esistenza sarà influenzato da innovazioni tecnologiche che oggi possiamo solo iniziare a immaginare.
Caratteristiche distintive della generazione Beta
La Gen B, come la definisce il sociologo Mark McCrindle, sarà caratterizzata da una profonda immersione nell’AI. Questi giovani saranno i primi a beneficiare di mezzi di trasporto autonomi, tecnologie sanitarie avanzate e realtà aumentata. Tuttavia, non si tratterà solo di tecnologia: la generazione Beta avrà anche una forte attenzione verso tematiche come l’inclusione, l’ambiente e la diversità. Crescendo in un contesto globale, saranno più consapevoli delle sfide legate ai cambiamenti climatici e ai conflitti internazionali.
Le sfide della generazione Beta
Nonostante i vantaggi, i nativi AI dovranno affrontare anche sfide significative. Saranno figli di generazioni che hanno vissuto le conseguenze dell’abuso di internet e dei social media. Per questo motivo, è probabile che la Gen B subisca restrizioni normative più severe rispetto ai loro genitori. Già oggi, in alcune parti del mondo, sono state introdotte app per limitare il tempo trascorso online dai giovani, e si stanno considerando divieti per l’uso delle piattaforme virtuali per i minori di sedici anni.
Il futuro della generazione Beta
Le proiezioni indicano che entro il 2035, la generazione Beta costituirà il 16% della popolazione mondiale. Molti di loro vivranno nel 22° secolo, un’epoca che promette di essere radicalmente diversa da quella attuale. Secondo l’intellettuale Bernard Stiegler, la definizione di una generazione non si basa solo sull’età, ma sulla trasmissione dei saperi attraverso le tecnologie. La Gen B, quindi, non solo vivrà in un’era digitale, ma sarà anche la prima a navigare in un’era dominata dall’intelligenza artificiale.