La guerra e la cultura della pace: un impegno quotidiano

Un cortometraggio di Emergency per sensibilizzare sulla vita in tempo di guerra

Il messaggio di Gino Strada

Le parole di Gino Strada, fondatore di Emergency, risuonano con una forza particolare: “La guerra non si abolisce coi trattati, ma stimolando la riflessione e la cultura di tutti”. Queste affermazioni ci invitano a riflettere sul significato profondo della guerra e sulle sue conseguenze devastanti. In un mondo dove i conflitti sembrano non avere fine, è fondamentale promuovere una cultura di pace e comprensione reciproca.

La campagna 365 Giorni

In questo contesto, Emergency ha lanciato la campagna “365 Giorni”, realizzata in collaborazione con Ogilvy. Questo cortometraggio racconta la vita quotidiana di chi vive in zone di guerra, mostrando come la normalità possa trasformarsi in un incubo in un attimo. Le immagini di una ragazza in viaggio o di bambini che giocano a nascondino si trasformano in scene di fuga e paura, evidenziando la fragilità della vita umana di fronte alla violenza.

Il ruolo della comunicazione

Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency, sottolinea l’importanza di portare l’attenzione su questi temi. “Nel 2024 abbiamo avuto oltre 50 conflitti attivi nel mondo”, afferma, evidenziando come milioni di persone vivano ogni giorno in una realtà di guerra. La campagna vuole far riflettere su come, mentre il mondo celebra eventi e ricorrenze, per molte persone la guerra è una condizione quotidiana senza tregua.

Collaborazione e impegno

La partnership tra Emergency e Ogilvy dura da oltre dieci anni, e si basa su valori condivisi e una missione comune: promuovere la pace e la solidarietà. Giuseppe Mastromatteo di Ogilvy Italia ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di affiancare ancora una volta Emergency in questa nuova fase del nostro impegno comune”. Questo supporto va oltre l’aspetto professionale, toccando anche le corde emotive, poiché entrambi i gruppi condividono la visione di un mondo libero dalla guerra.

Un augurio per il futuro

Con l’avvicinarsi del 2025, l’augurio è che questo nuovo anno possa rappresentare un cambiamento significativo, un anno che possa dire no alle guerre. La cultura della pace deve diventare una priorità per tutti noi, affinché le parole di Gino Strada possano trasformarsi in realtà. Solo attraverso la riflessione e l’impegno collettivo possiamo sperare di costruire un futuro migliore per le generazioni a venire.

Scritto da Redazione

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