La mensa che viaggia: un progetto di solidarietà a Firenze

Un'iniziativa che recupera cibo di qualità per chi ne ha bisogno

Un’iniziativa contro lo spreco alimentare

La Fondazione solidarietà Caritas di Firenze ha avviato la campagna 2025 del progetto “La mensa che viaggia”, un’iniziativa che si propone di combattere lo spreco alimentare recuperando cibo di qualità. Nel 2024, grazie a questo progetto, sono stati recuperati oltre 34.500 chili di pane, 8.800 uova, 79.000 chili di frutta e verdura, 1.200 litri di latte e 6.126 chili di pasta. Questo cibo, invece di essere sprecato, è stato utilizzato per preparare pasti per le persone più vulnerabili della comunità.

Collaborazione con aziende locali

Il progetto coinvolge circa 70 aziende, tra cui punti vendita della grande distribuzione, mense aziendali e centri cottura, che donano cibo invenduto, fresco o pronto. Ogni mattina, tre furgoncini percorrono chilometri per recuperare alimenti da Mercafir, negozi e supermercati, mense aziendali e imprese private. Questo cibo viene poi consegnato alle cucine della Fondazione, dove vengono preparati 900 pasti al giorno, distribuiti nelle mense e nelle strutture di accoglienza di Firenze e provincia.

Costi e necessità di donazioni

Il servizio di trasporto del cibo ha un costo annuale di oltre 200.000 euro, che copre spese come tasse automobilistiche, carburante, personale, stoviglie, pulizie e manutenzione dei mezzi. Per questo motivo, la Fondazione lancia un appello ai cittadini per contribuire con donazioni. “Quotidianamente, 15 persone tra autisti, operatori e volontari lavorano a questo servizio con l’obiettivo di garantire un piatto caldo a chi ne ha bisogno”, afferma Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione.

Un circolo virtuoso di solidarietà

Il progetto non solo combatte lo spreco alimentare, ma crea anche un circolo virtuoso che unisce solidarietà, sostenibilità e risparmio. La Fondazione intende sensibilizzare la società civile a uno stile di vita più attento all’ambiente e alla salute, incoraggiando piccoli gesti anti spreco nella vita quotidiana. Inoltre, si fa appello alle istituzioni pubbliche affinché promuovano azioni che favoriscano il recupero alimentare e il dialogo tra aziende e realtà del Terzo settore.

Scritto da Redazione

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