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La povertà alimentare tra i bambini italiani
In Italia, circa duecentomila bambini di età compresa tra 0 e 5 anni vivono in condizioni di povertà alimentare. Questo significa che le loro famiglie non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. Secondo i dati forniti dall’Atlante dell’Infanzia (a rischio) di Save The Children, questa situazione colpisce l’8,5% della popolazione infantile, con una concentrazione maggiore nelle regioni del Sud e nelle isole, dove la percentuale sale al 12,9%. Al Centro e al Nord, i tassi sono significativamente più bassi, rispettivamente al 6,7% e al 6,1%.
Disparità territoriali e povertà energetica
La povertà energetica è un altro aspetto preoccupante, con quasi un bambino su dieci che ha vissuto in una casa non adeguatamente riscaldata durante l’inverno. Anche in questo caso, le disparità territoriali sono evidenti: al Sud e nelle isole, il tasso di povertà energetica raggiunge il 16,6%, mentre al Centro e al Nord si attesta rispettivamente al 7,3% e al 5,7%. Questi dati mostrano un aumento rispetto al 2021, quando la povertà energetica era all’8,6% a livello nazionale.
Le conseguenze della povertà infantile
Le deprivazioni vissute nei primi anni di vita hanno effetti nocivi sulla salute e sul benessere dei bambini, con conseguenze che si protraggono anche nelle fasi successive della vita. Questi fattori possono contribuire alla trasmissione della povertà alle generazioni future. Save The Children sottolinea che l’Italia ha raggiunto un nuovo record negativo per la natalità nel 2023, con meno di 380mila nuovi nati. Inoltre, l’Istat ha certificato che il 13,4% dei bambini tra 0 e 3 anni vive in povertà assoluta, con l’incidenza maggiore nella fascia di età tra 4 e 6 anni, che raggiunge il 14,8%.
Un futuro incerto per i più piccoli
La situazione è destinata a peggiorare, con una desertificazione progressiva delle nascite in molte aree del paese. Nel 2023, in 340 comuni italiani con meno di 5mila abitanti, non è nato alcun bambino, e in 72 comuni non ci sono bambini sotto i 2 anni. Il Piemonte è la regione con il maggior numero di comuni senza bambini sotto i 3 anni, seguita da Lombardia e Abruzzo. La Sardegna, invece, presenta la minore incidenza di bambini da 0 a 2 anni rispetto alla popolazione totale.