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Un viaggio che cambia la vita
Nel 1968, Carlo, un giovane italiano, intraprende un viaggio avventuroso verso la Svezia, insieme a un amico. Dopo una lunga e faticosa traversata di 2300 chilometri, i due si fermano per riposare in un’area di sosta. Qui, un incontro inaspettato con la polizia svedese segna l’inizio di una nuova vita. I poliziotti, invece di multarli, portano loro una colazione, un gesto che lascia Carlo e il suo amico senza parole. Questo atto di gentilezza rappresenta un’accoglienza calda e inaspettata, che spinge Carlo a rimanere in Svezia, dove incontra l’amore della sua vita, Anna.
Un amore che fiorisce
Anna, una pedagoga svedese, diventa ben presto il fulcro della vita di Carlo. Insieme, intraprendono un percorso creativo che li porterà a realizzare documentari sul lavoro di Loris Malaguzzi, un innovatore dell’educazione. Malaguzzi, noto per la sua visione pedagogica, ha fondato l’Asilo Diana a Reggio Emilia, proponendo un approccio educativo che valorizza la curiosità e la creatività dei bambini. Carlo e Anna, con il loro impegno, riescono a far conoscere il suo lavoro in tutto il mondo, contribuendo a diffondere un nuovo modo di pensare l’educazione.
Un’eredità duratura
Oltre ai documentari, Carlo e Anna si dedicano anche al teatro, traducendo e mettendo in scena le opere di Dario Fo e Franca Rame. La loro compagnia teatrale diventa un punto di riferimento in Scandinavia, contribuendo a promuovere la cultura italiana all’estero. Carlo, con la sua generosità, investe tempo e risorse nella promozione di talenti italiani, diventando anche ambasciatore di Slow Food in Scandinavia. La loro vita insieme è un esempio di come l’amore e la creatività possano influenzare positivamente la società, lasciando un’eredità che continua a ispirare le generazioni future.