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Un bene prezioso per i neonati
In Italia, le banche del latte umano rappresentano una risorsa fondamentale per i neonati che non possono ricevere il latte materno. Questi centri di raccolta e distribuzione si occupano di raccogliere latte donato da neomamme, per poi destinarlo a piccoli pazienti che ne hanno urgente bisogno. Attualmente, ci sono 44 banche del latte attive su tutto il territorio nazionale, ognuna delle quali svolge un ruolo cruciale nel garantire la salute dei neonati, in particolare quelli prematuri o con patologie.
I benefici del latte umano
Secondo la Società Italiana di Neonatologia, il latte umano offre ai neonati prematuri e a quelli con problemi di salute benefici paragonabili a quelli di una medicina salvavita. Il presidente della società, Sin Luigi Orfeo, sottolinea l’importanza di questo alimento, che è essenziale per i bambini che non possono restare accanto alle loro madri nel reparto di Ostetricia. Il Lactarium dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ad esempio, ha già raccolto oltre 800 litri di latte dall’inizio del 2024, ma nonostante ciò, il fabbisogno rimane insoddisfatto.
La necessità di donazioni
Il responsabile del Lactarium, Guglielmo Salvatori, ha lanciato un appello per aumentare le donazioni, evidenziando che ci sono ancora molti bambini che non ricevono il latte di cui hanno bisogno. Recentemente, un’iniziativa di sensibilizzazione ha portato a un incremento significativo delle donazioni, con 24 nuove mamme disponibili a donare in soli quattro giorni. Tuttavia, a livello nazionale, la situazione rimane critica. I dati dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato mostrano che nel 2021 sono stati raccolti solo 14 mila litri di latte, sufficienti a coprire solo un terzo delle necessità dei neonati sotto i 1500 grammi.
Un’emergenza da affrontare
Guido Moro, presidente di Aiblud Onlus, avverte che per il 2024 non ci si aspetta un miglioramento significativo. Le banche del latte umano non solo forniscono un alimento nutriente, ma contribuiscono anche a ridurre l’incidenza di malattie e a migliorare gli outcome neurocognitivi nei neonati. Tuttavia, ci sono ancora regioni in Italia, come la Basilicata, il Molise, la Val D’Aosta e la Sardegna, che non dispongono di banche del latte. Questo comporta che il latte donato in alcune aree deve essere trasportato per lunghe distanze, creando inefficienze e ritardi nella distribuzione.
Un gesto d’amore
Quando una mamma decide di donare il proprio latte, non solo offre un alimento vitale, ma crea anche un legame speciale con un’altra famiglia. Storie come quella di Enza, che grazie al latte donato ha visto sua figlia superare due interventi chirurgici e guadagnare peso, dimostrano l’impatto positivo che queste donazioni possono avere. La solidarietà tra mamme è un gesto d’amore che può fare la differenza nella vita di un neonato.