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Il diritto alla bigenitorialità
La separazione dei genitori rappresenta un momento delicato per i figli, che hanno diritto a mantenere un legame significativo con entrambi i genitori. La legge italiana, in particolare l’articolo 337-ter del Codice civile, sancisce il diritto del minore a un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore. Questo principio è supportato anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, che sottolinea l’importanza della bigenitorialità, indipendentemente dalla situazione coniugale dei genitori.
Le conseguenze legali per la madre
Ostacolare il rapporto tra un figlio e il padre può avere gravi conseguenze legali per la madre. In caso di inadempienze, il giudice può adottare misure sanzionatorie, che vanno dall’ammonimento all’imposizione di multe per ogni violazione futura. Inoltre, se la madre impedisce al padre di vedere il figlio, può incorrere in sanzioni civili e penali, come la sottrazione di minore, che è punita severamente dal Codice penale. La giurisprudenza ha dimostrato che tali comportamenti possono portare a una modifica delle condizioni di affidamento, con possibili conseguenze anche sul piano economico.
In situazioni di conflitto, il giudice ha il compito di garantire l’interesse superiore del minore. Se emergono comportamenti ostacolanti, il magistrato può richiedere l’intervento dei servizi sociali per valutare la situazione familiare. È fondamentale che entrambi i genitori collaborino per garantire al figlio una crescita serena, evitando di alimentare sentimenti negativi nei confronti dell’altro genitore. La Corte di Cassazione ha ribadito che il comportamento di un genitore che ostacola i rapporti è contrario all’interesse del minore e può giustificare provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale.