Le sfide delle piccole imprese padovane tra sostenibilità e innovazione

Nel 2023, le piccole imprese di Padova affrontano difficoltà nel reperire talenti per la transizione ecologica e digitale.

La situazione attuale delle assunzioni

Nel 2023, le micro e piccole imprese di Padova hanno programmato un totale di 22.110 assunzioni per ruoli legati alle competenze green. Tuttavia, un dato allarmante emerge: ben 12.960 posizioni, pari al 58,6%, sono risultate introvabili. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante se si considera che la media nazionale si attesta al 51,9%. Le figure professionali più ricercate includono esperti in gestione ambientale, efficienza energetica e sostenibilità, settori cruciali per la transizione ecologica.

Le difficoltà nel settore digitale

Non meno critica è la situazione nel settore digitale. Le imprese padovane hanno previsto 10.570 assunzioni per ruoli legati alle tecnologie 4.0, ma 6.190 di queste posizioni sono rimaste scoperte. Le competenze richieste, come intelligenza artificiale, cloud computing e data analytics, sono sempre più difficili da reperire. La difficoltà di trovare professionisti in questi ambiti supera la media nazionale del 51,8%, evidenziando una carenza di talenti che potrebbe ostacolare la crescita delle imprese.

Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni

Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato Imprese Padova, sottolinea l’importanza di affrontare questa duplice sfida: garantire la sostenibilità ambientale e abbracciare l’innovazione digitale. Secondo Dall’Aglio, è fondamentale che le imprese trovino personale qualificato per gestire tecnologie avanzate e garantire la crescita. Per questo motivo, è necessario un impegno congiunto per formare giovani talenti e valorizzare l’esperienza dei lavoratori qualificati.

La digitalizzazione come opportunità

L’artigianato ha storicamente dimostrato una forte vocazione verso la sostenibilità e il riuso. Oggi, questa vocazione si arricchisce grazie alla digitalizzazione. Dall’Aglio afferma che l’intelligenza artificiale rappresenta un fattore strategico di sviluppo anche per le piccole e medie imprese. L’IA non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità per creare nuove forme di collaborazione tra tecnologia e lavoro umano. Le piccole imprese possono trarre vantaggio dall’IA, che non sostituirà l’ingegno dell’imprenditore, ma ne rafforzerà le competenze, favorendo un modello imprenditoriale che combina l’intelligenza artigiana con l’innovazione digitale.

Scritto da Redazione

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