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Il gioco come strumento di apprendimento
Fin dai primi giorni di vita, i bambini iniziano a esplorare il mondo che li circonda attraverso i loro sensi. Guardare, ascoltare, toccare, assaporare e odorare sono attività fondamentali che contribuiscono alla loro crescita. Gli esperti concordano sul fatto che il gioco non è solo un passatempo, ma rappresenta la modalità principale attraverso cui i bambini conoscono il mondo. Attraverso il gioco, i piccoli sviluppano abilità motorie, cognitive e sociali, essenziali per il loro futuro.
Stimoli visivi e tattili nei primi mesi
Nei primi mesi di vita, i neonati sono particolarmente attratti da stimoli visivi. Secondo il metodo Montessori, una giostrina per la culla può rappresentare un ottimo strumento per stimolare la vista del bebè. A una distanza di circa 25-30 centimetri, il neonato è in grado di mettere a fuoco oggetti e seguire i loro movimenti. Questo tipo di gioco non solo cattura la loro attenzione, ma aiuta anche a sviluppare la percezione dei colori e della profondità. Con il passare dei mesi, i bambini iniziano a esplorare anche attraverso il tatto, afferrando oggetti e scoprendo diverse consistenze e forme.
Il cesto dei tesori e l’autonomia motoria
Tra i 7 e i 12 mesi, i bambini raggiungono un buon grado di autonomia motoria. Iniziano a sedersi, gattonare e muovere i primi passi. Questa nuova capacità consente loro di esplorare l’ambiente circostante in modo più attivo. Un’attività ludica particolarmente adatta a questa fase è il cesto dei tesori. Questo gioco consiste nel proporre ai bambini un cesto pieno di oggetti sicuri da esplorare. I piccoli possono toccare, afferrare e anche assaporare gli oggetti, stimolando così i loro sensi e la loro curiosità. L’esplorazione libera permette ai bambini di concentrarsi e di impegnarsi in attività che favoriscono l’apprendimento attraverso il gioco.