Marche for all: un progetto per un turismo inclusivo e accessibile

Un impegno concreto per rendere il turismo nelle Marche accessibile a tutti.

Un progetto per il turismo inclusivo

Il progetto Marche for All rappresenta un’importante iniziativa della Regione Marche, volta a rendere l’esperienza turistica nella regione accessibile a tutti. Con un investimento di oltre 1,8 milioni di euro, il progetto si propone di eliminare le barriere fisiche e culturali che limitano la fruizione del patrimonio turistico da parte delle persone con disabilità. La seconda edizione di questa iniziativa avrà inizio il primo maggio 2025 e si concentrerà su tre ambiti principali: il turismo balneare, il turismo culturale e quello esperienziale e outdoor.

Linee progettuali per l’accessibilità

La Regione ha delineato quattro linee progettuali fondamentali. La prima si focalizza sull’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi per garantire la piena accessibilità. Questo include interventi specifici per rendere le spiagge, i percorsi naturalistici e i cammini storico-culturali fruibili da tutti. La seconda linea è dedicata ai servizi per la disabilità sensoriale, con l’implementazione di strumenti innovativi che migliorano l’esperienza turistica. La terza linea prevede progetti pilota per la disabilità cognitiva e psicosensoriale, con iniziative specifiche per condizioni come l’Alzheimer e l’autismo, coinvolgendo anche i caregiver per offrire supporto e sollievo.

Comunicazione e sensibilizzazione

Un aspetto cruciale del progetto è la comunicazione e promozione del turismo accessibile. La Regione intende lanciare campagne mirate per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un turismo inclusivo. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha sottolineato che investire nel turismo accessibile è fondamentale per migliorare l’offerta turistica e garantire che le persone con disabilità possano viaggiare e soggiornare in condizioni di autonomia e comfort. Inoltre, il vicepresidente Filippo Saltamartini ha evidenziato l’importanza di formare gli operatori turistici per migliorare le competenze in materia di accoglienza inclusiva.

Scritto da Redazione

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