Argomenti trattati
Un percorso cinematografico ricco di emozioni
Maura Delpero, regista bolzanina, si prepara a festeggiare il suo cinquantesimo compleanno il prossimo 3 ottobre. Con il suo film Vermiglio, che narra una storia d’amore intrisa di segreti sullo sfondo della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha già conquistato il Leone d’argento all’81esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Questo riconoscimento l’ha portata a essere tra i 15 candidati per la nomination agli Oscar come miglior film internazionale, un traguardo che la renderebbe la terza regista italiana a ricevere tale onore.
Un set trasformato dalla presenza della figlia
Durante le riprese di Vermiglio, Delpero ha vissuto un’esperienza unica: ha allattato la sua piccola, Caterina, sul set. In un’intervista a Vanity Fair, ha condiviso come la presenza della figlia abbia cambiato l’atmosfera tra i membri della troupe. “Tutti parlavano più piano, evitavano il conflitto”, ha raccontato, evidenziando come un neonato possa portare fragilità e poesia in un ambiente di lavoro spesso frenetico. La regista ha notato che la sua piccola ha avuto un impatto positivo, creando un clima di maggiore empatia e comprensione.
La sfida della maternità e della carriera
Delpero ha anche riflettuto sulle difficoltà di conciliare la maternità con la carriera cinematografica. “Ho sempre creduto di poter fare tutto da sola”, ha ammesso, ma ha poi compreso l’importanza di chiedere aiuto e di condividere i compiti con il marito, l’attore argentino Santiago Fondevila Sancet. La regista ha sottolineato come l’allattamento, pur essendo un’esperienza meravigliosa, possa rendere difficile mantenere un equilibrio tra lavoro e vita familiare. “Un papà presente nella vita dei figli riceve un sacco di applausi, come se fosse qualcosa di straordinario”, ha commentato, evidenziando il cambiamento dei ruoli familiari nella società moderna.