Medici e attività professionale: il caso dei dentisti milanesi

Due dentisti milanesi condannati a risarcire l'Università per attività incompatibile

Il contesto della controversia

Negli ultimi anni, la questione della compatibilità tra attività professionale e incarichi pubblici è diventata sempre più rilevante, specialmente nel settore sanitario. Il caso che coinvolge i dentisti milanesi Roberto Weinstein e Luca Francetti è emblematico di questa problematica. Entrambi i professionisti sono stati chiamati a rispondere di attività libero-professionale svolta in modo non autorizzato mentre ricoprivano ruoli di docenza presso l’Università degli Studi di Milano. Le contestazioni si riferiscono al periodo compreso tra il 2017 e il 2020, quando la Corte dei conti ha avviato un’indagine su presunti conflitti di interesse.

Le difese dei medici

I due dentisti hanno cercato di difendersi davanti alla giustizia contabile, presentando ricorso al Tribunale amministrativo. Hanno sostenuto di non aver mai ricoperto incarichi non autorizzati, cercando di dimostrare che le loro attività professionali fossero compatibili con il loro ruolo accademico. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha respinto le loro argomentazioni, stabilendo che l’attività libero-professionale svolta era radicalmente incompatibile con il rapporto di pubblico impiego di cui erano titolari. Questo ha portato a una condanna per un risarcimento di 2.3 milioni di euro a testa, da versare all’Università.

Le implicazioni legali e professionali

La sentenza del Consiglio di Stato non solo ha un impatto diretto sui due dentisti, ma solleva anche interrogativi più ampi riguardo alla regolamentazione delle attività professionali per i dipendenti pubblici. Infatti, i medici che lavorano in strutture pubbliche possono svolgere attività esterne solo se autorizzati e in modo non continuativo. Questa decisione potrebbe influenzare le future scelte professionali di molti medici e dentisti, che devono navigare tra le opportunità di lavoro privato e le restrizioni imposte dai loro ruoli pubblici. La questione della compatibilità tra lavoro pubblico e privato rimane quindi un tema caldo e di grande attualità nel panorama sanitario italiano.

Scritto da Redazione

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