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Il contesto del parto a casa
Negli ultimi anni, il tema del parto a casa ha guadagnato attenzione, specialmente in Ticino, dove molte famiglie stanno iniziando a considerare questa opzione. La scelta di partorire a domicilio, accompagnati da levatrici esperte, è spesso vista come un’alternativa valida e sicura rispetto al parto in ospedale. Tuttavia, rimane un argomento controverso, con molte famiglie che non sono a conoscenza delle possibilità disponibili.
Le esperienze delle neomamme
Angela Notari, fondatrice del progetto “Mamma.nascita.libertà”, ha raccolto le testimonianze di oltre 1.700 neomamme, evidenziando che il parto extraospedaliero è ancora considerato un tabù. Molte donne esprimono il desiderio di avere maggiore libertà nella scelta del luogo di nascita, ma spesso si sentono frenate dalla paura e dalla mancanza di informazioni. Notari sottolinea che è fondamentale informare le famiglie sulle opzioni disponibili, affinché possano prendere decisioni consapevoli.
La posizione dei professionisti
La Società di ginecologia e ostetricia della Svizzera italiana ha dichiarato che il parto a casa non è scoraggiato, ma nemmeno promosso attivamente. Sophie Venturelli, ex presidente della società, ha affermato che ogni situazione è unica e che non tutte le donne possono affrontare un parto a casa. È importante considerare la salute della madre e del bambino, e avere un piano di emergenza in caso di complicazioni. La proposta di avere case del parto o levatrici aggiunte è stata discussa, ma la sua attuazione è ancora in fase di valutazione.
Il futuro del parto a casa in Ticino
Con l’aumento dell’interesse per il parto a casa, è essenziale che le istituzioni sanitarie rispondano a questa domanda. Attualmente, l’Ente ospedaliero cantonale (EOC) sta analizzando le opzioni per migliorare l’assistenza alle donne che scelgono di partorire a domicilio. I risultati di uno studio condotto su 300 questionari e 15 interviste saranno presentati in primavera, fornendo dati preziosi per orientare le future decisioni politiche e sanitarie. L’obiettivo è garantire che tutte le donne abbiano accesso a informazioni chiare e a un’assistenza adeguata, indipendentemente dalla loro scelta di parto.