Previsioni di consumo per il 2025: tra preoccupazione e ottimismo

Un'analisi delle tendenze di consumo e dei sentimenti degli italiani per il nuovo anno

Sentimenti contrastanti per il 2025

Il nuovo anno si apre con sentimenti contrastanti tra gli italiani. Un recente sondaggio condotto dall’Ufficio studi Coop ha rivelato che il 40% degli intervistati esprime preoccupazione per il futuro, mentre il 28% mostra curiosità e il 23% fiducia. Questi dati evidenziano un clima di insicurezza e inquietudine, con il 25% e il 21% rispettivamente, che riflettono le incertezze legate a eventi globali come conflitti e crisi economiche.

Le previsioni di spesa delle famiglie

Nonostante le preoccupazioni, gli italiani sembrano ottimisti riguardo alla crescita dei consumi. Il 6% in più di persone prevede di aumentare la spesa rispetto a coloro che intendono ridurla. Tuttavia, le spese obbligate, come bollette e utenze, dominano le intenzioni di spesa. Il 71% degli intervistati prevede di spendere di più per le utenze, mentre solo il 24% spera di pagare meno. Questo riflette una priorità verso le necessità quotidiane, piuttosto che verso acquisti di beni durevoli come auto e case.

Le tendenze alimentari e il benessere

Le tendenze alimentari per il 2025 mostrano un crescente interesse per diete più salutari. Il 31% degli intervistati intende aumentare il consumo di verdure, mentre il 28% punta su frutta e il 23% su pesce. I giovani, in particolare, si dimostrano più propensi a scegliere cibi vegetali, con l’85% della fascia 18-25 anni che dichiara di voler acquistare cibo di origine vegetale. Questo cambiamento nelle abitudini alimentari è accompagnato da un desiderio di benessere e di trascorrere più tempo con la famiglia, obiettivo condiviso dal 75% degli intervistati.

Le sfide per le imprese

Le aziende del settore alimentare si preparano ad affrontare un anno complesso, con previsioni di crescita delle vendite contenute. I manager del settore prevedono un aumento della concorrenza e un maggiore ricorso a discount e e-commerce. La qualità dei prodotti a marchio diventa cruciale, con l’85% dei manager che prevede una crescita della loro quota di mercato nei prossimi anni. Le famiglie, in cerca di risparmio, si orientano sempre più verso marchi del distributore e discount, evidenziando un cambiamento nelle abitudini di consumo.

Scritto da Redazione

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