Promuovere una merenda sana nelle scuole italiane

Un progetto per educare i giovani a una corretta alimentazione attraverso la Dieta Mediterranea

Il progetto per una merenda sana

Negli ultimi anni, la questione dell’alimentazione sana tra i giovani è diventata sempre più urgente. Con l’aumento dei cibi ultraprocessati e delle merendine, è fondamentale educare i ragazzi a scelte alimentari consapevoli. In questo contesto, l’Istituto Alberghiero IPSSAR Pellegrino Artusi di Riolo Terme ha avviato un’iniziativa innovativa per l’anno scolastico 2024-2025, in collaborazione con Coldiretti Ravenna e Rotary Romagna Ovest. L’obiettivo è sensibilizzare gli studenti sull’importanza di una merenda sana, ispirata ai principi della Dieta Mediterranea.

Il concorso “Merenda slow mediterranea”

Il concorso “Merenda slow mediterranea – home edition” invita gli studenti a creare una merenda sana utilizzando ingredienti freschi e locali. Gli studenti sono incoraggiati a coinvolgere i familiari nella preparazione e a documentare il processo attraverso video da condividere sui social media. Le ricette devono rispettare alcuni criteri fondamentali: utilizzare materie prime semplici, facilmente reperibili e sostenibili, garantendo al contempo un apporto nutrizionale adeguato per supportare le attività scolastiche.

Educazione alimentare e sostenibilità

La merenda non è solo un momento di pausa, ma un’opportunità per educare i giovani a scelte alimentari più sane. Secondo recenti studi, una percentuale significativa di adolescenti salta la colazione e consuma cibi poco salutari durante la giornata. È quindi cruciale promuovere una cultura del cibo che valorizzi la tradizione e la sostenibilità. L’iniziativa dell’Istituto Artusi mira a formare consumatori consapevoli, in grado di riconoscere l’importanza di una dieta equilibrata e di fare scelte alimentari responsabili.

Il ruolo delle famiglie e delle scuole

Le famiglie giocano un ruolo fondamentale nell’educazione alimentare dei giovani. È importante che i genitori supportino i propri figli nella preparazione di merende sane e che siano consapevoli dei rischi associati ai cibi ultraprocessati. Inoltre, le scuole devono continuare a promuovere programmi educativi che incoraggino una dieta sana e sostenibile. La collaborazione tra istituzioni scolastiche, famiglie e organizzazioni locali è essenziale per garantire il successo di iniziative come quella dell’Istituto Artusi.

Scritto da Redazione

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