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Il malfunzionamento delle caldaie nelle scuole
Negli ultimi giorni, le scuole della città sono state teatro di proteste da parte di genitori e alunni, preoccupati per il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento. In particolare, la situazione è diventata insostenibile per gli studenti della primaria dell’ex Lombardo Radice, dove i genitori hanno organizzato un sit-in per denunciare il freddo che i loro figli sono costretti a sopportare durante le lezioni. Con coperte e plaid, hanno sventolato cartelloni con la scritta “Si trema dal freddo, siamo bambini”, evidenziando una situazione che non può più essere tollerata.
Le cause del problema
Il Comune ha comunicato che l’impianto di riscaldamento deve essere sostituito, ma i tempi di intervento si prospettano lunghi, con un’attesa che varia dai sette ai dieci giorni. I genitori si chiedono come sia possibile che l’Ente non abbia effettuato controlli tempestivi sul funzionamento delle caldaie, lasciando i bambini a subire le conseguenze di una cattiva pianificazione. La situazione è aggravata dal fatto che, per il primo mese di scuola, gli alunni hanno dovuto seguire le lezioni a giorni alterni a causa di lavori di adeguamento delle aule, che si sono protratti oltre il previsto.
Le reazioni delle famiglie e delle istituzioni
Le famiglie non si limitano a protestare, ma stanno anche cercando di unirsi con altre scuole che affrontano lo stesso problema. I plessi della Collecini e della Don Milani, ad esempio, stanno vivendo situazioni simili, con genitori che hanno già presentato diffide e richieste di intervento. Il dirigente scolastico della Don Milani ha confermato che l’impianto esistente non è adeguato e che sono necessarie nuove caldaie per garantire un riscaldamento efficace. Anche il consigliere della Lega, Maurizio Del Rosso, ha criticato l’amministrazione per la sua incapacità di gestire la situazione, sottolineando che i bambini non possono essere messi in secondo piano.
Possibili soluzioni e interventi futuri
In risposta alle richieste dei genitori, il dirigente scolastico ha spiegato che non è possibile introdurre stufe o apparecchiature esterne, ma ha rassicurato che l’amministrazione sta lavorando per accelerare la sostituzione degli impianti. La situazione è complessa e richiede un intervento coordinato da parte delle istituzioni per garantire un ambiente di apprendimento sicuro e confortevole per tutti gli studenti. Le famiglie continuano a monitorare la situazione, pronte a intraprendere ulteriori azioni se non verranno fornite soluzioni concrete in tempi brevi.