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Un avvio problematico per la raccolta differenziata
Negli ultimi giorni, la città di Capua ha avviato un nuovo calendario per la raccolta differenziata, ma le reazioni dei cittadini sono state tutt’altro che positive. Le critiche si sono concentrate sulla scarsa informazione riguardo alle modalità di raccolta e sulla mancanza di bidoni adeguati per i condomini. Questo ha portato a una situazione di confusione generale, con molti cittadini che si sentono abbandonati e poco supportati dall’amministrazione comunale.
Le voci della minoranza consiliare
La minoranza consiliare ha alzato la voce contro l’amministrazione, sottolineando che la mancanza di informazioni chiare rappresenta uno dei principali ostacoli per una gestione efficace dei rifiuti. Secondo i consiglieri, l’atteggiamento del sindaco, che ha criticato i cittadini per le loro legittime preoccupazioni, è inaccettabile. La campagna di sensibilizzazione, fondamentale per il successo della raccolta differenziata, è stata giudicata insufficiente, nonostante i costi elevati sostenuti dai cittadini per il servizio.
Le conseguenze della disorganizzazione
La confusione regna sovrana: molti condomini non hanno ricevuto i bidoni necessari, e le comunicazioni ufficiali sembrano contraddirsi tra loro. Questo stato di disorganizzazione ha portato a un aumento dei rifiuti abbandonati per strada, creando un’immagine negativa della città. I consiglieri comunali hanno evidenziato che, nonostante l’aumento del canone per il servizio di raccolta, i risultati sono deludenti, con una percentuale di raccolta differenziata che si attesta attorno al 41-42%, ben al di sotto della media nazionale.
Richieste di maggiore attenzione per i cittadini
Le critiche non si fermano qui: i consiglieri hanno chiesto un ecosportello fisso anche a S. Angelo in Formis, per evitare che i cittadini debbano spostarsi a Capua per ricevere i contenitori. La mancanza di rispetto verso le categorie più svantaggiate, in particolare gli anziani, è stata sottolineata come un grave errore da parte dell’amministrazione. La situazione attuale è vista come un chiaro segnale di incapacità amministrativa, con il rischio che l’intero settore dei rifiuti venga commissariato se non si registrano miglioramenti significativi.