Salvataggio straordinario di una speleologa in Bergamasca

Un intervento complesso e lungo per salvare una giovane speleologa intrappolata

Un intervento di soccorso impegnativo

Il Soccorso alpino ha portato a termine un’operazione di salvataggio senza precedenti, che ha visto coinvolti oltre 159 soccorritori. La giovane speleologa Ottavia Piana, di 32 anni, era rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno, una grotta situata nella provincia di Bergamo, a causa di una caduta avvenuta sabato pomeriggio. Dopo più di 72 ore di lavoro incessante, i soccorritori sono riusciti a riportarla in superficie, affrontando numerose difficoltà lungo il percorso.

Le condizioni della speleologa

Ottavia ha subito gravi traumi, tra cui lesioni alle vertebre, costole fratturate e danni facciali. Nonostante le condizioni critiche, è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Bergamo, dove è stata dichiarata in condizioni stabili. Questo salvataggio ha messo in luce non solo il coraggio dei soccorritori, ma anche l’importanza della preparazione e della professionalità in situazioni di emergenza.

La complessità dell’operazione

Il salvataggio è stato reso possibile grazie a un’attenta pianificazione e all’uso di tecniche avanzate. I soccorritori hanno dovuto affrontare un percorso di circa quattro chilometri, che ha richiesto circa ottanta ore di lavoro. Grazie alla rimozione di ostruzioni naturali, effettuata in precedenza con mini-cariche esplosive, l’ultimo tratto del percorso è stato completato più rapidamente del previsto. I turni di lavoro, che hanno superato le 14 ore, hanno messo a dura prova la resistenza e la determinazione di tutti i partecipanti all’operazione.

Scritto da Redazione

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