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Un evento di grande portata
Il Social Innovation Campus 2025 si è concluso con un successo straordinario, registrando la partecipazione di circa 13.500 persone, di cui l’84,5% giovani provenienti da tutta Italia. Questo evento, che ha visto la realizzazione di 174 iniziative sia in presenza che online, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita per i partecipanti, in particolare per gli studenti delle scuole superiori.
La manifestazione si è svolta nel Mind Milano Innovation District, un contesto che ha favorito l’interazione e la collaborazione tra i giovani e i professionisti del settore. Per la prima volta, il numero di partecipanti in presenza ha superato quelli a distanza, evidenziando un crescente interesse verso le attività pratiche e interattive.
Il tema centrale di quest’edizione è stato “Competenze nella Complessità”, che ha messo in luce l’importanza di coniugare lo sviluppo tecnologico con le esigenze umane e ambientali. Tra i temi emergenti, ha trovato spazio la questione dei Neet, un fenomeno che colpisce il 26,3% dei giovani italiani tra i 15 e i 29 anni. Attraverso talk e installazioni esperienziali, i partecipanti hanno potuto riflettere su come le tecnologie possano fungere da ponte per avviare un dialogo e stimolare l’interesse verso percorsi di vita più inclusivi.
Chiara Pennasi, direttore di Fondazione Triulza, ha sottolineato come la richiesta di partecipazione sia in costante crescita, dimostrando l’efficacia del Campus nel coinvolgere le nuove generazioni su temi di rilevanza sociale.
Cooperazione e sostenibilità
Un altro aspetto significativo del Campus è stata la presenza della cooperazione, che ha portato buone pratiche e valori fondamentali come l’inclusione e la partecipazione. La direttrice di Fondosviluppo, Silvia Rossi, ha evidenziato come i giovani che scelgono la cooperativa come forma di impresa non solo abbracciano un modello economico sostenibile, ma si impegnano anche a costruire un futuro più equo. I settori dell’abitare, della salute e del benessere sono stati al centro delle discussioni, dimostrando come la cooperazione possa generare soluzioni innovative per le sfide attuali.
Inoltre, l’introduzione di tavoli di co-design ha permesso di avviare percorsi di lavoro su temi cruciali come il volontariato e il social procurement, creando opportunità di open innovation per i partecipanti.