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Un gesto di umanità
La città di Padova si sta dimostrando un faro di solidarietà e accoglienza per le famiglie costrette a lasciare la propria casa a causa della guerra in Palestina. In particolare, il caso del piccolo Ahmed, un bambino di soli sei anni, ha catturato l’attenzione della comunità. Ahmed è arrivato in città il 14 febbraio, grazie a un’operazione di evacuazione medica coordinata dall’Unità di crisi della Farnesina e dalla Protezione civile. Attualmente, il bambino è ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica dell’Azienda ospedaliera, dove riceve cure innovative per affrontare le sue difficoltà.
Supporto alle famiglie in difficoltà
La situazione di Ahmed è solo una delle tante storie che raccontano l’impegno della comunità padovana. La sua famiglia, composta dalla madre e dai due fratellini gemelli, riceve assistenza dall’associazione “Padova abbraccia i bambini”, in collaborazione con la Prefettura e la cooperativa Orizzonti. La madre, che si dedica completamente alle cure del figlio, ha bisogno di supporto per gestire le necessità quotidiane dei suoi piccoli, dai trasporti agli acquisti essenziali. Per questo motivo, la famiglia è stata ospitata presso la Casa Lucia Valentini Terrani all’Arcella, dove ha avviato le pratiche per la richiesta di asilo.
Un esempio di generosità
Il Comune di Padova ha attivato un conto corrente per raccogliere fondi a sostegno delle cure e dell’accoglienza di Ahmed e della sua famiglia. La risposta della comunità è stata straordinaria: lo scorso settembre, una campagna di sensibilizzazione per due bambine arrivate da Gaza ha permesso di raccogliere oltre 8.000 euro in pochi giorni. Questi fondi sono stati destinati alla cooperativa Orizzonti per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura. L’assessora al sociale, Margherita Colonnello, ha espresso la sua fiducia nel fatto che Padova continuerà a dimostrare il suo spirito fraterno e solidale.
Un modello di integrazione
L’accoglienza delle famiglie palestinesi a Padova non è un evento isolato, ma rappresenta un modello di solidarietà e integrazione. Grazie alla disponibilità della parrocchia di San Bellino, le famiglie hanno trovato un alloggio sicuro e gli operatori della cooperativa Orizzonti hanno fornito assistenza sanitaria e supporto costante. Oggi, le due bambine che erano arrivate da Gaza frequentano la scuola e le loro famiglie hanno ottenuto il permesso di soggiorno, continuando a ricevere assistenza sia sul fronte medico che sociale. Questo impegno collettivo dimostra come la comunità padovana sia pronta a rispondere alle sfide dell’accoglienza con generosità e umanità.